lunedì 18 maggio 2009

Pedro, un ragazzo eccezionale

(di Alessandro Cortinovis) Nella Morbegno-Bergamo, se la fuga fosse andata bene non sarebbe successo nulla. Ma non mi aspettavo un'azione così decisa, un attacco simile su una salita di 5 km (il Colle Gallo). Ad un certo punto avevano 50 secondi e cominciava a essere un attacco importante, se solo si fossero messi d'accordo. Se non avessero aspettato i 3 dietro, sarebbero potuti andare più lontano. Invece si sono arresi.
Mi ha colpito l'entusiasmo della gente a Bergamo. Mi ha fatto pensare che il ciclismo non morirà mai. È il segno che, soprattutto qui da noi, il ciclismo ci sarà sempre. Mi fa grande piacere.
La nota dolente della tappa organizzata da Promoeventi è stata la caduta di Pedro Horrillo. Mi dispiace tanto. È un corridore che conoscevo bene, andavamo tanto d'accordo. Penso che andrò a trovarlo in questi giorni in ospedale a Bergamo. Pedro è un ragazzo eccezionale. Da sottolineare la tempestività e la bravura dei soccorsi. È un po' l'indole dei bergamaschi, queste persone che sono pronte a sacrificarsi e andare a salvare le vite, come hanno fatto per l'Abuzzo.
Per quanto riguarda quello che è successo nella tappa di Milano, io sto dalla parte dei corridori. D'altronde è capitato anche a me vivere situazioni simili di scarsa sicurezza. Penso che i media avrebbero dovuto spiegare meglio la faccenda, anche agli spettatori presenti alla tappa.

a cura di E.B.

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